NELLE NOSTRE MANI C'E' LA MUSICA

NELLE NOSTRE MANI C'E' LA MUSICA

Se intingiamo la punta delle dita nel colore e le trasciniamo su un foglio…. Che cosa appare??
IL PENTAGRAMMA MUSICALE!!!
In un certo senso quindi possiamo dire che nelle nostre mani c’è la MUSICA!

Ma che cos’è il pentagramma? E dove ha origine?
Si chiama Pentagramma perché in greco “penta ” significa cinque e “gramma ” vuol dire segno. Quindi significa cinque segni o cinque righe: in pratica si tratta di cinque righi orizzontali dove tra di loro si creano ovviamente degli spazi vuoti.

Abbiamo quindi 5 righe e 4 spazi vuoti: 5 + 4 = 9

Ma… andiamo un po' indietro nel tempo!
Siamo nell’anno Mille quando il monaco benedettino Guido Monaco inizia a sperimentare la Notazione sui canti gregoriani nelle Cattedrali di Arezzo e Pomposa.
Giorno dopo giorno si rende sempre più conto di quanto sia difficile per i monaci ricordare i loro canti tradizionali così s’ingegna per trovare un metodo più semplice per sostituire il Sistema Neumatico ovvero non basato su note musicali ma sulla trascrizione di una formula melodica e ritmica applicata ad ogni singola sillaba.

Le sue innovazioni trovarono molte resistenze e per scappare da invidie e accuse Guido si rifugiò ad Arezzo dove venne accolto nella fiorente scuola di canto della Cattedrale e da quale prese il nome.
Proprio qui Guido d’Arezzo, partendo dalle prime sillabe dell’“Inno a San Giovanni Battista ” di Paolo Diacono cioè “UT, RE, MI, FA, SOL, LA SI”, dette i nomi alle NOTE MUSICALI.

Inoltre, ha codificato il modo di scrivere le note chiarendo le posizioni delle stesse su un grande rigo musicale: Egli quindi introduce il Tetragramma che successivamente si trasformerà nel nostro odierno Pentagramma.
Guido d’Arezzo, oggi, è famoso nel mondo per la sua invenzione che ha rivoluzionato la storia della musica: la notazione musicale!!

Una cosa come il PENTAGRAMMA, che oggi può sembrarci alla portata di tutti, in realtà è un’invenzione degna di un vero rivoluzionario.